domenica 27 gennaio 2008

S&tC reviews

Cloverfield
6/10

Sembra proprio che negli ultimi anni la regola d’oro che Hollywood adotta per sbancare i botteghini sia martoriare New York City. Dopo averla vista inondata e surgelata (“The day after Tomorrow)” o più recentemente desertificata in seguito all’ennesima epidemia di virus letale (“I am Legend”) ecco che Cloverfield riporta in auge il catastrofismo con un’ora e mezza di distruzione senza pause ad opera di giganteschi (e non solo) mostri sbucati non si sa da dove (sott’acqua?) impegnati a straziare Manhattan (d’effetto la scena di decollazione della statua della libertà) ed i suoi abitanti. Per la verità l’idea è un po’ quella già vista in “Godzilla” qualche anno fa del mostro a briglia sciolta per la città, con la differenza della totale mancanza di momenti comici e di un lieto fine. Il film viene presentato al pubblico come un documento del dipartimento della difesa sui fatti accaduti a NYC: si tratta di un filmato amatoriale che descrive le sette ore (non è dato sapere se sia durato oltre) dell’attacco alla città. Tutta la vicenda viene narrata attraverso la telecamera di un membro di un gruppo di amici intenti a festeggiare la partenza di uno di loro e quando inizia lo scempio sarà proprio quella telecamera a riprendere in “diretta” i vari avvenimenti in generale creando il voluto effetto di far vivere la tensione agli spettatori come se si trovassero per strada, anche se in molte scene di fuga l’effetto “Blair Witch Project” causa più mal di mare che altro. Il titolo Cloverfield è il nome dato all’operazione militare forse riferendosi al luogo di Central Park dove la telecamera viene trovata e che rappresenta una delle ultime immagini prima di un finale brusco quando (come atteso) il segnale semplicemente si interrompe per il disappunto degli spettatori.
A parte i primi venti minuti un po’ lenti ma necessari a preparare le dinamiche tra i vari protagonisti, il film appare ben riuscito e capace di mantenere la tensione fino alla fine con colpi di scena interessanti a rilanciare il ritmo. Non saremo in profumo di Oscar ma se siete alla ricerca un’ora e mezza di non-relax Cloverfield è la risposta giusta, specialmente se, come il sottoscritto, vivete a Manhattan…



M

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