lunedì 24 marzo 2008

S&tC 3x03

Buona Pasqua cari lettori,



Ieri mentre con un fassoetto sua bocca gero drio lottar co dei gatti de polvere per le tradizionali pulizie pasquali, go pensà perché non mandare qualche foto del mio loft newyorkese cussì ghe fasso un fià de invidia?Perciò iniziamo la visita dal salotto: noterete un appena accennato tributo alla cultura latina co' crocifissi, rosari e santi par tutti i cantoni e la lussuosissima mobilia coa plastica de sora... spostate ora la vostra attenzione sugli stucchi e sui soffitti. Si, lo so, chi ha avuto il piacere di visitare l’hinterland della ville lumière non può non riscontrare scioccanti analogie con i soffitti mozzafiato della Galerie des glaces a Versailles, dopotutto vivar a Manhattan gavarà pur i so vantaggi… Dopo una lenta agonia erosiva con un’oscena perdita che si faceva strada tra i calcinacci ecco che il cielo ci è caduto sulla testa e da quasi due settimane semo coe travi a vista e, come appare chiaro dalle immagini, non perché se trovemo in uno chalet ad Aspen! Ora la malefica goccia può cadere liberamente (in compagnia di nuove amiche s’intende) ed ogni mattina e sera via a svodar seci de detriti e acque putride, grazie al cielo ghe xè a signora che a neta in giro, direte ma… per non farse mancar gnente lunedì scorso a se ga sentio mal e desso xè ricoverada in ospeal in prognosi riservata, lasciandomi in cura anca a gatta (macchia nera sulla poltrona arancione). Ora, apro una parentesi perché se se lamentavimo de Annamaria questa proprio no xè da meno: la maledetta, che in ossequio alle assassine del bel paese chiameremo Rosa, è una letale macchina spara merda, che si ciba continuamente e sforna di conseguenza rendendo mezza casa una no-fly zone e se il livello del cibo diminuisce ti richiama discretamente all’attenzione con vagiti stile rosemary’s baby…
A rilanciare il carico di stress sul tavolo verde dell’ultimo mese è arrivato poi il pasticca-gate che mi ha portato, spero, al punto più prossimo a Guantanamo della mia avventura transoceanica. Dopo circa un mese e mezzo dal ritorno qui a NY avevo finito le pastiglie che avevo iniziato a prendere sotto le feste durante il mio soggiorno nei patri lidi, percui appurato in una delle tante farmacia/ferramenta/panifico che avevo bisogno di una ricetta mi sono rivolto al medico del campus che non potendo prescriverle mi consiglia di vedere uno specialista. Inizio a chiamare e dato il prezzo offensivo di una visita per chi non assicurato opto per la soluzione B, la compravendita online… Ed ecco che dopo avermi confermato l’acquisto la "farmacia" mi avvisa che il pacco mi sarà consegnato dentro una scatola per puzzle per tutelare la privacy… panico. Che sia legale o no? Il fatto poi che la merce sia stata spedita da Istambul con un corriere espresso con sede a Dubai non è che abbia rasserenato i giorni successivi quando ormai aspettavo solo una chiamata dall’FBI… Alla fine ecco arrivare un puzzle di 25 pezzi età 3-12 (vedi foto) sigillato in domopack dove tra le tessere erano nascosti i blister delle mie pastiglie. Fatta anca questa.



Politica interna



Marzo frizzante per la politica di NY dominata dallo scandalo a luci rosse del governatore paladino della moralità Spitzer e dall’ansia elettorale che circonda il carrozzone presidenziale di Hillary. Dopo il famoso super Tuesday a fine febbraio nell’ultimo mese sono state giocate na sbrancada de scartee con l’eccezione dell’asso e tre de bastoni: Ohio e Texas. Hillary li ha vinti entrambi (assieme a Rhode Island) e si è rilanciata nella corsa alla nomination democratica mentre Osama si è cuccato un 5 de coppe (Vermont) e un paio de cavai (Mississipi e Wyoming) A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato poi il discusso reverendo Wright con i suoi sermoni pro-obama definito sfavorito perché nero… e zò col polpetton del razzismo che no se ghe ne pol più. Hillary intanto ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco dopo la pubblicazione dell’ "agenda della first lady" praticamente la minuziosa descrizione giorno per giorno ed ora per ora degli 8 anni della senatrice alla casa bianca che ha rivelato al mondo che tra Monica che si affannava nell’ufficio ovale e la signora Clinton "quel giorno" non c’era più di una parete trovandosi lei nella stanza accanto, e desso che o savemo semo tutti un fià più tranquii… Comunque nella bilancia delle preferenze la moglie tradita sotto il naso sembra tirare più del povero bambino nero "uno su mille ce la fa" tant’è che dopo più di un mese Hillary sembra tornata in vantaggio a livello nazionale nell’attesa che cada sul tavolo verde l’ultimo carico rimasto in gioco: la Pennsylvania il 22 Aprile. Da dipanare anche la spinosa questione di Michigan e Florida stati canaglia che per aver deciso di votare prima del tempo sono stati esclusi dai conti. Nel mentre il candidato dell’elefante John McCain è gia in piena campagna elettorale lasciando gli altri due a scannarsi. Chi vincerà a Novembre?!?

M

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